La viticoltura di qualità in Calabria ha una storia molto recente, ha cambiato infatti volto a partire dagli anni duemila, con produttori che hanno saputo esaltare i vitigni della regione e altri che hanno abbracciato l’uso di vitigni internazionali, tutti però consapevoli di poter produrre vini originali e di carattere. I vitigni a bacca rossa rappresentano i tre quarti del vigneto calabrese, e il più rappresentativo è il gaglioppo, utilizzato per la denominazione Cirò e vinificato sia in rosso che in rosato. Questo vitigno proviene dalla Grecia ed è presente dall’VIII secolo a.C. Segue il magliocco, diffuso nel nord della regione, e altri vitigni autoctoni come calabrese, castiglione, greco nero e malvasia nera. Tra gli internazionali spiccano invece il cabernet sauvignon e il merlot. I vitigni a bacca bianca più diffusi sono il greco bianco, il pecorello e il mantonico. Una regione enologicamente molto giovane che ha saputo rispolverare vitigni antichi per la rinascita.
VINCENZO IPPOLITO
Ciro' Marina - Crotone