Fin dal 500 a.C. gli Etruschi propagarono la viticoltura in Toscana. A Firenze, nel 1283 fu fondata l’arte dei Vinattieri che amministrava il commercio del vino in città. E, sempre in Toscana, troviamo il primo esempio di denominazione di origine con il Bando Granducale di Cosimo III che, nel 1716, determinava la protezione delle zone del Chianti, Carmignano, Pomino e Valdarno. Terra di grandi vini rossi, il vigneto toscano è dominato dal sangiovese da cui si ottengono i vini più emblematici della regione: Chianti, Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Morellino di Scansano. A partire dagli anni ’70 anche i vitigni internazionali hanno trovato il loro spazio: cabernet sauvignon e franc, merlot e syrah si sono ben adattati ai terreni toscani, specialmente nella zona di Bolgheri e Cortona, denominazioni in grande crescita. Tra i vitigni a bacca bianca, troviamo invece il trebbiano toscano, la vernaccia di San Gimignano e il vermentino. Una regione iconica nel mondo del vino, dove alle denominazioni più blasonate si affiancano sempre nuove realtà.