La viticoltura in Basilicata è stata diffusa dai Greci e dai Fenici per poi svilupparsi con i Romani nell’areale vulcanico del Vulture. Negli anni ’90 è stati avviato un percorso virtuoso grazie alla tenacia dei produttori che hanno continuato ad investire nella viticoltura, puntando fortemente sui vitigni autoctoni. La regione è dominata dai vitigni a bacca nera, che rappresentano oltre il 90% della produzione. Il vitigno simbolo è l’aglianico da cui si ottengono vini potenti tra cui anche l’omonimo Aglianico del Vulture Doc. Seguono poi il sangiovese, il montepulciano e il primitivo. Anche vitigni internazionali come merlot e cabernet sauvignon hanno trovato spazio e rappresentano una nuova faccia della viticoltura regionale. Tra i vitigni a bacca bianca troviamo moscato, malvasia bianca di Basilicata e trebbiano toscano, ma anche müller thurgau e traminer aromatico, che hanno trovato un ambiente ideale nell’areale vulcanico. Una regione dominata dalla presenza del Vulture, territorio vulcanico, dove tradizione e sperimentazione hanno trovato un terroir ideale.
Casa Maschito
Maschito - Potenza